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Ragley Big Al Custom Build
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La mia nuova mtb: Ragley Big Al Custom Build

Perché una Custom Build

Assemblare da zero un bicicletta è un po' come assemblare un PC. Di Personal Computer ne ho montati tanti, praticamente uno ogni due anni dal 1994. Ci sono svariati motivi per costruire da zero il proprio desktop, il motivo principale, almeno per me, è sempre stato quello di ottenere il massimo delle prestazioni con il minimo prezzo possibile.

Nel mondo delle Mountain Bike il fattore prezzo è meglio lasciarlo perdere: comprando tutti i componenti separati si andrà comunque a spendere di più rispetto ad una bici con pari dotazione completa, almeno un 30% in più. Quindi chi sceglie questa via lo fa di solito per avere un pezzo unico, tagliato su misura rispetto alle proprie esigenze.

E le mie esigenze erano quelle di avere una bici da trail con geometrie moderne, angolo sterzo da discesa, barricentro basso, che non costasse un rene.
La scelta del telaio è caduta sul modello Big Al, di una ditta inglese di nome Ragley Bikes, specializzata in hardtail aggressive.
 

telaio BIG AL

La scelta dei componenti

Scelta ardua, lunga e influenzata dai prezzi gonfiati a causa della scarsa reperibilità dei componenti, per colpa della pandemia di Covid 19.

Punto fermo: volevo una trasmissione monocorona a 12 marce, perché non l'ho mai avuta, e con un ampio range di rapporti. Scelta caduta su Sram Eagle GX, con cassetta 10/52. Ho preso il gruppo completo, era l'unico disponibile ad un prezzo abbordabile, i gruppi Shimano completi erano spariti da ogni negozio.
Per le ruote ho preso delle relativamente leggere Dt Swiss XM 1700 Boost con canale da 30. Sono ruote da All Mountain e il mozzo Dt Swiss 350 è scorrevole e ha quel bel suono, quando non si pedala,  tipo sciame di vespe.
Gli pneumatici Continental Der Baron e Der Kaiser Project, sono un buon compromesso tra tenuta e scorrevolezza, in discesa danno molta confidenza, chiaramente sono più pesanti da pedalare rispetto a delle gomme da XC. Hanno dei nomi ridicoli, ma chi se ne frega.
Per la forcella la scelta è andata su un forcella di media gamma, la Rockshox Pike Select, da 140 mm di escursione.
Ho risparmiato sui freni, montando dei Magura Mt Trail che, per ora, sembra svolgano il loro lavoro egregiamente, quindi ottimo rapporto qualità prezzo.
Invece per il reggisella telescopico mi sono svenato, un One Up Components V2, da 150 mm.
Completano il montaggio, la serie sterzo FSA, i dischi Formula, la sella WTB, il manubrio in carbonio Neatt Oxygen, lo stem Funn, i pedali Shimano PD-ME700, le manopole Ergon.

Montaggio

Si può montare una bici con poca esperienza e sapendo di usare componenti da svariate centinaia di euro? Sì, se non siete troppo ansiosi.
Su Youtube praticamente c'è una guida per ogni componente, basta saper cercare. Seguire sempre le istruzioni del produttore aiuta, come leggere un forum specializzato come MtbMag.
Allo scopo ho dovuto comunque comprare una serie di attrezzi, presi al costo più basso, visto che mi serviranno un paio di volte nella vita.
Comprato chiave dinamometrica grande, attrezzo per la chiusura del movimento centrale Sram Dub, pressa per la serie sterzo, strumento per l'installazione del "ragno", taglia tubi per accorciare il tubo della forcella.
Si è svolto tutto senza intoppi, ho dovuto regolare meglio solo i fine corsa del cambio dopo 200 km.

Pronta per ogni single track!

Prova su strada, anzi sui sentieri

La bici dona subito molta confidenza, vuoi per le grandi ruote da 29", vuoi per l'angolo sterzo molto aperto. I tratti ripidi e i ripidoni sembrano essersi appiattiti, la bici non da mai segno di volersi ribaltare. I freni Magura fanno il loro dovere e anche quanto la pendenza si fa estrema si riesce a rallentare la bici in maniera sicura. Con 150 mm di telescopico nelle discese la sella scompare da sotto il sedere e in caso di emergenza riesco a mettere entrambi i piedi per terra. Sullo scassato forte i polsi soffrono ancora, ma sto ancora mettendo a punto il setup della forcella e la pressione della gomma anteriore. I tratti veloci invece, tipici dei boschi e con ampie curve in appoggio, sono uno spasso, un po' peggio nelle curve strette dove la lunghezza della bici non aiuta, ma sto imparando ad usarla ed è molto diversa dalle bici che ho posseduto fino ad ora.
 

In azione!

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